BIOARCHITETTURA O ARCHITETTURA BIOECOLOGICA


La Bio-Architettura può essere definita come una visione olistica dell’architettura che si confronta con la realtà vista nella globalità della tradizione storica, dell’ambiente, della cultura, utilizzando le nuove consapevolezze della ecosostenibilità, della bio-compatibilità e del risparmio energetico. Il suffisso Bio è riferito ad un' Architettura fatta per la vita, un' Architettura in grado di creare "edifici" e quindi "città" intese come organismi viventi.

Il termine "ecologico" rappresenta la volontà per l' Architettura di creare luoghi capaci di rapportarsi in modo equilibrato con l'ambiente in cui si inseriscono e che inevitabilmente trasformano. Parlando di Bioarchitettura si presuppone quindi un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell'ecosistema ambientale, conciliando e integrando le attività e i comportamenti umani con le preesistenze ambientali ed i fenomeni naturali.

Chi si occupa di Bioarchitettura mette al centro del proprio percorso di ricerca culturale, professionale, tecnologica e progettuale la consapevolezza di lavorare per l'uomo e per la sua salute psicofisica, di trasformare l'ambiente per favorire il riprodursi della vita, di operare per l'equilibrio dei rapporti sociali. E’ fondamentale, in Bioarchitettura, mettere perciò al primo posto del processo progettuale il rapporto fra l'Architettura stessa e la vita, quale scenario di relazioni complesse ma riconducibili a semplici principi e perciò come chiave di lettura di un'attività umana, che vede la trasformazione del territorio per la costruzione dei luoghi dell'abitare, connaturata all'esistenza dell'uomo e sempre strettamente legata alla sua storia e alle sue tradizioni.

Quando si parla di costruzione e ristrutturazione, oltre ai fattori ecologici entrano però in gioco anche quelli economici. E’ necessario quindi, nell'ottica della Bioarchitettura, coniugare il benessere con il risparmio economico, garantendo comfort abitativo e qualità della vita senza danneggiare l’ambiente e le risorse. Per attuare tutto ciò, devono però mutare le abitudini di vita: siamo noi esseri umani, infatti, i responsabili dell’attuale sviluppo senza futuro. Serve assolutamente uno sforzo collettivo da parte di tutte le istituzioni sociali, politiche ed economiche: lo spreco di energia si può combattere con l’utilizzo di energie rinnovabili, di una tecnica impiantistica orientata alla sostenibilità e di una progettazione consapevole che tenga in seria considerazione i principi della Bioarchitettura.

La costruzione permane nel tempo influenzando in modo determinante sulle qualità ecologiche, economiche, socioculturali e funzionali della società cui appartengono; ognuno di noi dovrà pertanto assumersi le proprie responsabilità al fine di perseguire un futuro sostenibile. Dobbiamo impegnarci con entusiasmo e consapevolezza per poter accelerare così la trasformazione del nostro sistema energetico, sia per quanto riguarda la produzione, che l’utilizzo dell’energia.

Consideriamo allora la vera fonte dell’energia, il sole, fondamento di tutte le forme di vita sulla Terra: utilizzando l’energia solare nelle modalità di costruire ed abitare, possiamo migliorare la qualità di vita. E inoltre perseguiamo la rivoluzione energetica globale fondata sull’efficienza, sul risparmio energetico e sull’utilizzo di energie rinnovabili. Potremo così realizzare, grazie alla Bioarchitettura, ambienti di vita sani e confortevoli, spazi in cui vivere inseriti nel ciclo naturale in un continuo dialogo con le tradizioni costruttive locali, risparmiando nel contempo risorse e rispettando l’ambiente.

E, inoltre, sarà possibile trasformare il passato in futuro risanando energeticamente gli edifici esistenti, impiegando minori quantità di energia senza comprometterne il comfort. Si ridurranno così le emissioni di sostanze inquinanti e di gas ad effetto serra. Il tutto nella visione della Bioarchitettura, con l’utilizzo di materiali sani e tecnologie ecocompatibili considerandone globalmente gli impatti nella valutazione ecologica, prestando inoltre una particolare attenzione ad un’illuminazione e ad un’acustica ottimale nonché a una buona qualità dell’aria, fattori che incidono in modo significativo sulla qualità di vita.

In conclusione quindi il passo fondamentale da intraprendere è di mettere l’uomo al centro di questo processo, l’uomo che abita oggi questi spazi, e quello che vi abiterà domani.

L’architettura è espressione di desideri, nostalgie, sogni e bellezza, ma tutto questo non deve essere in contrasto con la vita. Al centro non dev’esserci l’individualizzazione della società, ma l’agire solidale. Ogni abitante della Terra ha il diritto di condurre una vita sana e dignitosa.

Per ulteriori approfondimenti : http://www.bioarchitettura.it/

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